Hip Hip Ninà
Hip Hip Ninà, oltre ad essere il ritornello con il quale incito all'esultanza la mia cagnetta, è un invito.
L'invito a coltivare la determinazione ad appassionarsi e stupirsi, nonostante tutto.
Being the jingle I use to incite my little dog to play, Hip Hip Ninà is an invitation. The invitation to keep on being fascinated and amazed, no matter what happened to us before.
L'invito a coltivare la determinazione ad appassionarsi e stupirsi, nonostante tutto.
Being the jingle I use to incite my little dog to play, Hip Hip Ninà is an invitation. The invitation to keep on being fascinated and amazed, no matter what happened to us before.
Lilja
Sono Laura e vivo in Italia, dove scrivo, per vocazione e per lavoro. In questo spazio condivido quel che per me è d'ispirazione e che di giorno in giorno attingo dal mondo della fotografia, del design, della poesia e dall'opera di artisti emergenti.
I am Laura and I live in Italy, where I write, as a work and a vocation. This is the place in which I share whatever I find inspiring, enchanting and interesting in design, photography, poetry and emerging art.
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venerdì 5 agosto 2011
Aria di montagna
Pubblicato da
Laura
Quattro giorni sui monti, in Val d'Aveto, sulle tracce dei lupi...
... a leggere nel raccoglimento di un giardino roccioso.
A riempirmi occhi e naso di nuovi scorci, nuovi odori, nuove realtà.
A scoprire sul ballatoio degli anziani vicini collezioni inaspettate di piante grasse, ordinate nei loro vasetti.
E le vostre vacanze quali tracce seguiranno? Su quali panorami si apriranno?
... a leggere nel raccoglimento di un giardino roccioso.
A riempirmi occhi e naso di nuovi scorci, nuovi odori, nuove realtà.
A scoprire sul ballatoio degli anziani vicini collezioni inaspettate di piante grasse, ordinate nei loro vasetti.
E le vostre vacanze quali tracce seguiranno? Su quali panorami si apriranno?
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martedì 5 luglio 2011
Christian The Lion
Pubblicato da
Laura
Nel 1969 due ragazzi australiani, John Rendall e Anthony "Ace" Bourke, si imbatterono in un cucciolo di leone di poche settimane, rinchiuso in una gabbia angusta e sporca della sezione Animali Esotici dei grandi magazzini Harrods, a Londra. Preoccupati per le condizioni del cucciolo e per il destino nel quale il piccolo avrebbe potuto incappare se fosse finito in mani sbagliate, i due amici decisero di comprare il leone, che fu ribattezzato Christian.
John e Ace allevarono il cucciolo, che inizialmente visse in appartamento con loro e che fu poi trasferito nel più spazioso seminterrato del negozio nel quale i due ragazzi lavoravano.
John e Ace allevarono il cucciolo, che inizialmente visse in appartamento con loro e che fu poi trasferito nel più spazioso seminterrato del negozio nel quale i due ragazzi lavoravano.
Christian cresceva a vista d'occhio e il retro-negozio giorno dopo giorno diveniva sempre meno adatto ad ospitarlo. Fortunatamente il vicario di Moravian Chapel, il quartiere nel quale si trovava il negozio di Ace e John, concesse ai due ragazzi il campo del cimitero, che era munito di un ampio prato, per permettere al leone di scorrazzare liberamente per qualche ora al giorno. John e Ace ambivano però a poter assicuare a Christian molto più che qualche ora di libertà al giorno.
Per un caso fortuito, quando Christian aveva ormai già un anno, si presentarono al negozio di Ace e John gli attori Bill Travers e Virginia McKenna. I due avevano appena finito le riprese di Nata Libera, il film tratto dal romanzo di Joy Adamson che narra le vicende di Elsa, una leonessa cresciuta dalla Adamson e dal marito, il naturalista George Adamson, e reintegrata con successo nel suo habitat naturale, in Kenya.
D'accordo con i due ragazzi, gli attori contattarono Adamson, la cui proposta di reintegrare Christian nella sua riserva naturale in Kenya fu accettata da Ace e John.
Adamson avvertì i due ragazzi che la reintroduzione di Christian sarebbe stata molto più difficile di quella di Elsa e che probabilmente l'esperimento sarebbe fallito. Elsa infatti era nata in Kenya ed era quindi sempre vissuta nel suo habitat naturale, anche se in cattività. Christian, che era stato partorito in uno zoo e aveva sempre vissuto in casa con i due amici umani, non era invece neppure lontanamente abituato ai rumori, agli odori e soprattutto al clima africano, che, Adamson temeva, avrebbe potuto non tollerare.
Arrivato in Kenya, fortunatamente, Christian rispose positivamente agli sforzi intrapresi da Adamson per reintegrarlo. Ace e John ripartirono per Londra con il cuore gonfio di speranza e con la richiesta ad Adamson di tenerli costantemente informati sugli sviluppi della reintegrazione di Christian.
Per un caso fortuito, quando Christian aveva ormai già un anno, si presentarono al negozio di Ace e John gli attori Bill Travers e Virginia McKenna. I due avevano appena finito le riprese di Nata Libera, il film tratto dal romanzo di Joy Adamson che narra le vicende di Elsa, una leonessa cresciuta dalla Adamson e dal marito, il naturalista George Adamson, e reintegrata con successo nel suo habitat naturale, in Kenya.
D'accordo con i due ragazzi, gli attori contattarono Adamson, la cui proposta di reintegrare Christian nella sua riserva naturale in Kenya fu accettata da Ace e John.
Adamson avvertì i due ragazzi che la reintroduzione di Christian sarebbe stata molto più difficile di quella di Elsa e che probabilmente l'esperimento sarebbe fallito. Elsa infatti era nata in Kenya ed era quindi sempre vissuta nel suo habitat naturale, anche se in cattività. Christian, che era stato partorito in uno zoo e aveva sempre vissuto in casa con i due amici umani, non era invece neppure lontanamente abituato ai rumori, agli odori e soprattutto al clima africano, che, Adamson temeva, avrebbe potuto non tollerare.
Arrivato in Kenya, fortunatamente, Christian rispose positivamente agli sforzi intrapresi da Adamson per reintegrarlo. Ace e John ripartirono per Londra con il cuore gonfio di speranza e con la richiesta ad Adamson di tenerli costantemente informati sugli sviluppi della reintegrazione di Christian.
In breve tempo, grazie alla sua curiosità e alla sua intelligenza, Christian riuscì a fare amicizia con un altro leone di Adamson, Boy, che lo riconobbe come capobranco. Dopo varie vicissitudini, tra le quali la morte di Boy, Christian riuscì a prendere contatto con due femmine e ad organizzarsi in un nuovo branco, che presto fu allargato dai suoi cuccioli.
Circa due anni dopo l'inizio del reinserimento di Christian, John e Ace decisero di recarsi in Kenya per vedere con i loro occhi i progressi del loro amico.
Adamson avvertì i due ragazzi che il viaggio sarebbe stato uno spreco di tempo, poiché Christian, che non si faceva vedere da almeno nove mesi, era probabilmente finito nelle grinfie di qualche bracconiere senza scrupoli. I due amici deciso di partire comunque.
All'arrivo in Africa John e Ace furono accolti da Adamson con una novità: la notte prima, mentre loro erano in volo, Christian era infatti ricomparso nelle vicinanze del campo, con le sue compagne e i suoi cuccioli. "Christian è arrivato ieri sera. È qui con le sue leonesse e i loro cuccioli. È appostato sulla sua roccia preferita al di fuori del campo. Vi sta aspettando" disse Adamson che, con la moglie Joy, aveva spesso parlato nei suoi scritti di una sorta di sesto senso dei leoni, una capacità telepatica che scattava soprattutto nella relazione con gli umani.
I due amici furono, comunque, ulteriormente avvertiti del fatto che il leone avrebbe potuto non riconoscerli e, conseguentemente, attaccarli.
Circa due anni dopo l'inizio del reinserimento di Christian, John e Ace decisero di recarsi in Kenya per vedere con i loro occhi i progressi del loro amico.
Adamson avvertì i due ragazzi che il viaggio sarebbe stato uno spreco di tempo, poiché Christian, che non si faceva vedere da almeno nove mesi, era probabilmente finito nelle grinfie di qualche bracconiere senza scrupoli. I due amici deciso di partire comunque.
All'arrivo in Africa John e Ace furono accolti da Adamson con una novità: la notte prima, mentre loro erano in volo, Christian era infatti ricomparso nelle vicinanze del campo, con le sue compagne e i suoi cuccioli. "Christian è arrivato ieri sera. È qui con le sue leonesse e i loro cuccioli. È appostato sulla sua roccia preferita al di fuori del campo. Vi sta aspettando" disse Adamson che, con la moglie Joy, aveva spesso parlato nei suoi scritti di una sorta di sesto senso dei leoni, una capacità telepatica che scattava soprattutto nella relazione con gli umani.
I due amici furono, comunque, ulteriormente avvertiti del fatto che il leone avrebbe potuto non riconoscerli e, conseguentemente, attaccarli.
Nonostante ciò i due ragazzi si recarono all'incontro e quello che avvenne fu documentato da un filmato che, dalla sua messa in onda nel 2008, continua a commuovere i visitatori di tutto il mondo. La prima parte del filmato ritrae Christian nel periodo della sua vita a Londra, la seconda testimonia dell'incontro, a distanza di due anni, tra Christian e i suoi amici umani.
In quell’occasione l'incontro con Christian si prolungò per tutta la notte, fino alla mattina successiva. Seguirono altri incontri tra Ace, John e Christian, fino a quando Christian non decise di divenire a tutti gli effetti un leone selvatico e di allontanarsi per sempre dal campo di Adamson.
In quell’occasione l'incontro con Christian si prolungò per tutta la notte, fino alla mattina successiva. Seguirono altri incontri tra Ace, John e Christian, fino a quando Christian non decise di divenire a tutti gli effetti un leone selvatico e di allontanarsi per sempre dal campo di Adamson.
(Racconto rimaneggiato a partire da qui)
domenica 12 giugno 2011
Sì, sì, sì, sì!
Pubblicato da
Laura
E' IL MOMENTO DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE...SOPRATTUTTO A CHI SOSTIENE CHE I REFERENDUM (E LA NOSTRA VOCE) NON CONTANO NULLA!
Dì la tua. VOTA AL REFERENDUM!
Il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto su 4 quesiti referendari.
L’elettore, per votare, deve esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento.
L’elettore riceve da un componente del seggio 4 schede di diverso colore.
Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
(Fonte: Forum Civico)
NB: Le operazioni di voto si svolgono Domenica 12 giugno 2011, dalle 8:00 alle 22:00 e Lunedì 13 giugno 2011, dalle 7:00 alle 15:00.
Dì la tua. VOTA AL REFERENDUM!
Il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto su 4 quesiti referendari.
L’elettore, per votare, deve esibire al presidente del seggio la tessera elettorale ed un documento di riconoscimento.
L’elettore riceve da un componente del seggio 4 schede di diverso colore.
Il voto “SI”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
Il voto “NO”, tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
- Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. - Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile. - Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia. - Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
(Fonte: Forum Civico)
NB: Le operazioni di voto si svolgono Domenica 12 giugno 2011, dalle 8:00 alle 22:00 e Lunedì 13 giugno 2011, dalle 7:00 alle 15:00.
Perchè l'acqua resti un bene pubblico, perchè l'ombra del nucleare non oscuri i nostri cieli, perchè CHIUNQUE sia davvero UGUALE davanti alla legge...io dico quattro volte sì!
"Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile. "David Foster Wallace
sabato 16 aprile 2011
Ciao Vittorio...
Pubblicato da
Laura
Addio, Vic, e perdonami, ti prego.
Perdonami, perché io non ero dove sarei dovuta essere, dove tu sei sempre stato: in prima linea.
Perdonami, perchè per troppa debolezza ho tentato di abdicare, di sottrarmi al "selvaggio dolore di essere uomini".Perdonami, perchè a un certo rovinoso punto della mia vita ho perso la via, che è una sola, come tu mi hai insegnato: restare umani.
Ti saluto con l'anima in pezzi e con un urlo nel cuore...
Ti saluto con la parole di Pier Paolo Pasolini, creatura angelica come te, Poeta scomodo, come te...
Nella tua incoscienza è la coscienza
che in te la storia vuole, questa storia
il cui Uomo non ha più che la violenza
delle memorie, non la libera memoria...
E ormai, forse, altra scelta non ha
che dare alla sua ansia di giustizia
la forza della tua felicità,
e alla luce di un tempo che inizia
la luce di chi è ciò che non sa.
- Pier Paolo Pasolini, Il canto popolare
- Addio Vic, ho il tuo monito tatuato sul cuore: Stay Human.
- PS 1: Non ho mai avuto la fortuna e il privilegio di incontrare Vittorio: la foto che pubblico non è ovviamente mia. Non sono riuscita a risalire al nome dell'autore della foto e mi scuso per questo.
- PS 2: La mia lista delle 10 cose per le quali vale la pena vivere oggi è diversa.
- La mia lista oggi é:
2) Per uomini come lui
3) Per uomini come lui
4) Per uomini come lui
5) Per uomini come lui
6) Per uomini come lui
7) Per uomini come lui
8) Per uomini come lui
9) Per uomini come lui
10) Per uomini come Vittorio Arrigoni.
Non sono più certa di voler affidare le mie parole a Roberto Saviano. Almeno fino a quando Roberto non avrà dato risposta alle domande che Vittorio ha sollevato al suo indirizzo qualche giorno fa e che, finora, lui ha lasciato cadere nel vuoto...
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sabato 2 aprile 2011
Roberto Saviano, restituiscimi le mie parole
Pubblicato da
Laura
Le mie dieci cose per le quali vale la pena vivere.
Roberto Saviano aspetta anche la vostra lista!
Roberto Saviano aspetta anche la vostra lista!
- Leggere Pasolini, Majakovskij, Sylvia Plath, Dylan Thomas e tra le righe inciampare in me stessa, nella parte migliore di me stessa.
- Avere la mente tatuata di odori e sapori. L’odore della mia mamma, quando la abbraccio. Il pelo di Mao. Il profumo della casa di mia nonna. L’odore dei polpastrelli di Ditri. Il sapore del gelato a forma di banana che leccavo 26 anni fa, in un giardino
- Guardare “In cerca di Eric” e dopo giorni di convinzioni cupe essere attraversata dal sentimento che finché esisteranno donne e uomini come quelli raccontati da Ken Loach varrà la pena di abitarlo, questo mondo.
- Scrivere, leggere, fotografare.
- Ricevere un messaggio di un amico che mi dice “Muoviti a guarire, mi manchi”.
- Andare a un concerto di Nick Cave e Warren Ellis e assistere allo spettacolo immenso di un’anima tutta spesa su un palco.
- Rivolgermi ai miei cani e al mio gatto e sperimentare sempre che mi capiscono. Sentire il sapore della comprensione tra specie, così simile alla comprensione tra razze, sessi, religioni…
- Ridere con mio padre, a crepapelle, fino a diventare paonazzi.
- Sentire Nina che di notte sguscia nel letto, sotto il piumone.
- Roberto Benigni e il modo in cui mi fa ridere, in cui mi fa piangere, in cui al fondo del mio cuore fa sorgere e risorgere il convincimento che, dopotutto, la vita è bella.
venerdì 1 aprile 2011
Un fiore chiama l'altro
Pubblicato da
Laura
"Un fiore chiama l'altro" Sandro Penna
Un fiore chiama l'altro, a photo by Laura [*Les Hirondelles* Photography] on Flickr.
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domenica 20 marzo 2011
Risvegli
Pubblicato da
Laura
Con la Natura tutta mi risveglio anche io e...torno in giardino a scattare foto, armata del mio nuovo obiettivo Lensbaby.
Ieri questa vespa ha posato per me, fermandosi sulla mia Lavanda per lunghi minuti, a osservarmi incuriosita e un poco assonnata, credo!
Ieri questa vespa ha posato per me, fermandosi sulla mia Lavanda per lunghi minuti, a osservarmi incuriosita e un poco assonnata, credo!
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