Hip Hip Ninà

Hip Hip Ninà, oltre ad essere il ritornello con il quale incito all'esultanza la mia cagnetta, è un invito.
L'invito a coltivare la determinazione ad appassionarsi e stupirsi, nonostante tutto.

Being the jingle I use to incite my little dog to play, Hip Hip Ninà is an invitation. The invitation to keep on being fascinated and amazed, no matter what happened to us before.

Lilja

Sono Laura e vivo in Italia, dove scrivo, per vocazione e per lavoro. In questo spazio condivido quel che per me è d'ispirazione e che di giorno in giorno attingo dal mondo della fotografia, del design, della poesia e dall'opera di artisti emergenti.

I am Laura and I live in Italy, where I write, as a work and a vocation. This is the place in which I share whatever I find inspiring, enchanting and interesting in design, photography, poetry and emerging art.

Le Mie Foto

Le Mie Foto
(Flickr!)

Il mio micro negozio...

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Chi mi segue

martedì 16 novembre 2010

I'm a dreamer (but I am not the only one)

domenica 7 novembre 2010
"Not until we are lost do we begin to understand ourselves."

                                                                                                           Henry D. Thoreau


"Finchè non smarriamo noi stessi, non possiamo cominciare a capire noi stessi".
Troppe volte mi sono smarrita. E le briciole di conoscenza che ogni volta porto a casa mi sembrano valere nulla, o poco più.
domenica 24 ottobre 2010

Le vent nous portera

1. Untitled, 2. A Leaf From A Tree, 3. More Norway, 4. Pilgrim, 5. 遠眺港都, 6. Am Rand, 7. Eté daltonien, 8. The Guardian, 9. colorful clouds...(Explored), 10. Untitled, 11. cloud & grassscape1, 12. Usted está aquí / You are here, 13. What's a blue sky if I can't have you to hold, 14. ƒяøm Åßøvε, 15. ovejitas, 16. On the Road #12, 17. stormy day boats, 18. What a Day!, 19. After the smoke clears..., 20. Rolling Fields of the Palouse




Amo le nuvole. La loro scompostezza, il loro rifiuto a farsi irregimentare. Sorelle, sorelle.
sabato 9 ottobre 2010

So it's been a while

Ho una certa dimestichezza ormai con la mia rovinosa tendenza ad essere incostante.
Eppure, ogni volta ancora, inaspettatamente, mi trovo a stupirmi di come gli intenti, i propositi, le promesse a mantenermi salda scivolino via da me, come alghe che nel mare si staccano dalla pianta madre, per rotolare via e navigare lontano. A volte tornano, riportate da flutti imprevedibili e non addomesticabili, più spesso si spiaggiano nell'altrove, su lidi sorpassati che mai neppure visiterò.



Da Agosto ad oggi, quindi, dimentica di avere un blog, che ho combinato?

Se dovessi ragionare a capititoli direi Libri, Libro, Foto.

LIBRI
Ho letto dei Libri che ho amato (due per tutti: il romanzo che segue un pezzo di vita di questo bambino, che vagola smarrito nella vita e che mi porto fisso al cuore, e la storia, vera, raccontata da un formidabile genio, da un aedo moderno, di come un uomo di nome Zeitoun sia stato travolto dall'uragano Katrina che è la società contemporanea).

FOTO
Ho scattato foto, appassionandomi sempre più, accarezzando sempre più l'idea di fare qualcosa per imparare davvero a scattare foto.




LIBRO
Mi è capitata la fortuna di trovare 50 euro a terra, su un marciapiede deserto, solo che i 50 euro questa volta sono stati la proposta, accettata, di curare e scrivere un Libro.

L'ho sempre aspettato, ma non me l'aspettavo

questo momento.

E' arrivato. Sono felice.
mercoledì 11 agosto 2010

Against Speciesism




"Speciesism is discrimination, and like all discriminations it overlooks or underestimates the similarities between the discriminator and those discriminated against."
Richard D. Ryder

"The racist violates the principle of equality by giving greater weight to the interests of members of his own race, when there is a clash between their interests and the interests of those of another race. Similarly the speciesist allows the interests of his own species to override the greater interests of members of other species.The pattern is the same in each case."
Peter Singer
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"Lo specismo è discriminazione e come tutte le discriminazioni tralascia o sottovaluta le analogie tra i discriminatori e quelli che vengono discriminati".
Richard D. Ryder

«Il razzista viola il principio di eguaglianza attribuendo maggior peso agli interessi dei membri della sua razza qualora si verifichi un conflitto tra gli interessi di questi ultimi e quelli dei membri di un’altra razza. Il sessista viola il principio di eguaglianza favorendo gli interessi del proprio sesso.
Analogamente, lo specista permette che gli interessi della sua specie
prevalgano su interessi superiori dei membri di altre specie. Lo schema è lo
stesso in ciascun caso».
Peter Singer


martedì 10 agosto 2010

Fifty People, One Question


PostSecret: Confessions on Life, Death and God from Frank Warren on Vimeo.

Or: when the simplest suggestion takes flight and lifts the whole world.

The strarting idea is so basic to be touching: to take a video-camera and to open its cyclops' eye onto street corners in New York, Perugia or San Francisco. To put behind the camera a filmaker with a wanderer eye, with a gipsy sensitivity able to alight here and there with levity. To stop common people, people who are tall, short, thin, fat, young, old, suffering, extroverted, bashful: women and men who find strenght and time enough to give away to strangers a glimmer of their own. To ask these people a question, a question that is easy and hard to be answered at the same time: what's your secret? Where would you wish to wake up tomorrow? Before the end of today, what would you wish to happen?
Fifty people, for four videos of an "in fieri" project. Fifty people which, in London, New Orleans, Brooklyn, have accepted to open up their eyes on their own, to watch at their image reflected into our farway pupils.
Do they lie? Do they evade the issue? Do they improvise?
I do not know.
Not even I know what I would have answered, in front of that sudden camera, in front of that circus of prismatic emotion.


Fifty People, One Question: New York from Fifty People, One Question on Vimeo.


Ovvero quando una suggestione semplicissima prende il volo e dietro a sé solleva il mondo.

L'idea iniziale è commovente nella sua essenzialità: prendere una videocamera e spalancare il suo occhio di ciclope a un angolo di strada, a New York, Perugia o San Francisco. Posizionare dietro alla macchina un filmaker dallo sguardo vago, dalla sensibilità zingara, capace di posarsi qui e là con leggerezza. Fermare persone comuni, persone alte, basse, grasse, giovani, anziane, sofferenti, estroverse, schive: donne e uomini che abbiano la forza e il tempo di donare a degli sconosciuti uno sprazzo di sè. Porre a queste persone una domanda, una domanda facile e difficile insieme. Dove vorresti svegliarti domattina? Qual è il tuo segreto? Prima della fine di oggi, cosa vorresti che accadesse?
Cinquanta persone, per quattro video di un progetto in fieri. Cinquanta persone che a Londra, New Orleans, Brooklyn hanno accettato di aprire gli occhi su loro stesse, guardare la loro immagine riflessa nelle nostre pupille lontane. Mentono? Svicolano? Improvvisano?
Non lo so. Neppure so cosa avrei risposto io, davanti a quella telecamera improvvisa, a quel barnum cangiante d'emozione.

*Found thanks to/ scoperto grazie a Martinside

Le magnifiche sorti e progressive?

Ero tutta tesa ad aspettare il 2013 come data di svolta per la messa al bando totale dei i test cosmetici su animali e ora scopro che, invece di progredire verso quel traguardo, TUTTI in Europa rischiamo di regredire di mille anni, a causa di una legge vergognosa, scritta per compiacere le grandi (e piccole e medie) industrie.
La direttiva europea in questione è raccapricciante e permette di:
- sperimentare sui primati anche in assenza di gravi motivazioni per la salute umana (articolo 5, 8 e 55);
- sperimentare anche su CANI E GATTI RANDAGI (articolo 11);
- RIUTILIZZARE PIÙ VOLTE LO STESSO ANIMALE, anche in procedure che gli provocano dolore intenso, angoscia e sofferenza (articolo 16);
- sperimentare SENZA ANESTESIA e/o non somministrare analgesici a un animale sofferente (articolo14);
- sperimentare su ANIMALI VIVI a scopi didattici (articolo 5);
- creare animali geneticamente modificati tramite procedure chirurgiche;
- sottoporre a INELUDIBILI ELETTROSHOCK fino a determinare l'impotenza;
- praticare TORACOTOMIE, cioè l'incisione del torace e l'apertura della pleura, senza analgesici;
- tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come i cani o i primati;
- costringere gli animali al nuoto forzato fino all'ESAURIMENTO.

Mi sento impotente e vinta stasera e mi ripeto che non voglio vivere in un mondo tanto feroce e inumano. L'unica cosa che ho la forza di fare è pregarvi di informarvi qui e di valutare di aderire alla protesta firmando la petizione.

Grazie.

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I was waiting for 2013 in order to finally obtain, as they promised, the banishment for cosmetic tests on animals and instead of this goal we now receive this shameful industry-oriented law.

It is horrific and it permits:
- to experiment on primates, even when NOT NECESSARY to the purpose of finding treatments for the human being (articles 5, 8 and 55);
- to experiment on stray and feral animals of domestic species i.e. STRAY DOGS AND CATS (article 11);
- to SISTEMATICALLY RE-USE animals that have already been experimented (...) on suffering even severe and prolonged pain and distress (article 16);
- TO CARRY OUT EXPERIMENTS WITHOUT ANAESTHESIA (article 14);
- to experiment on LIVE ANIMALS for educational purposes (article 5);
- to create genetically altered animals through surgical procedures;
- to submit animal to INESCAPABLE ELETRIC SHOCKS to produce helpness
- to carry out WITHOUT ANALGESIA THORACOTOMIES (i. e. the incision of chest walls and opening up of the pleural cavity);
- to keep animals of social species e.g. dog and non-human primates in COMPLETE ISOLATION for prolonged periods;
- to force animal to swim TILL EXHAUSTION as the end point.

I feel so powerless and defeated this evening and I keep telling me that I do not want to live in such an inhuman and ferocious world.
The only thing I can do is ask you to get informed here and to consider the take part at the protest and sign the petition.

Thank you
lunedì 9 agosto 2010

Let's Party! (tour festoso di Etsy)

"Un buon non copleanno, a me? A te!...Un buon non compleanno, a te? A me!" cantavano la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto.



1.Sunshine and Ravioli 2. Pink Cherry Mama


Come loro, io sono convinta che ogni giorno sia un giorno perfetto per... festeggiare. Compleanni, complemese, anniversari, feste di paese, cocktail d'inizio estate, tea parties, balli in maschera, merende nel parco, pic-nic primaverili... e che più ne ha più ne metta!
Oltre alla buona, buonissima compagnia di amici e congiunti a due e quattro zampe, oggi io non farei mancare alla mia Festa Ideale:

* Festoni, cappelli (per i bimbi ne trovate di carinissimi qui, qui e qui) e ghirlande


1. Party Poms 2. & 3. Thabita Designs 4. Perch Papiers

* Ombrelli e ombrellini, bandiere e bandierine, portaconfetti, segnaposto, pompon per pasticcini!

1. My Silly Bear 2. & 3. Martice Supplies 4. The Paper Addict

* Torte, torte, torte (decorate, s'intende! E nel caso in cui servisse una ricetta Sigrid ne ha appena sfornata una meravigliosa...)
1. 2. 3. & 4. Kiki La Rue

* Dolci e dolcetti (le appassionate di pirottini adoreranno questo negozio!)
1.Wren & Chickadee 2. Atelier Eva Juliet


* Cappelli e cappellini (in onore del Cappellaio Matto, ih ih!), baffi posticci, bicchieri di carta e cosine divertenti per gli ospiti!




1. Hey Yo yo 2. Le papier Studio 3. Dippy Lulu 4. & 5. Mary Had A Little Party

* Ups, dimenticavo i biglietti d'invito per...non dimenticare nessuno!

1. Party Pops 2. Goodness And Fun 3. Kyanke Design 4. Flair Designery 5. Kimberly's Tea Cottage

Buon Non Compleanno a VOI!

PS:
Questo post vuole promuovere il lavoro di artigiani ed artisti emergenti, che creano e vendono le loro realizzazioni al di fuori della grande distribuzione.
domenica 8 agosto 2010

Basta un poco di zucchero...


via Decorology 

... e la pillola va giù! 
(Ovvero come una donna irrecuperabilmente disordinata si appella al Bello nel tentativo di tenere a bada il Caos).


via nom, nom, nom


via Car Mobel


 via Decorology




 via Car Mobel

via Decor8


via nom, nom, nom


via nom, nom, nom


via Design Sponge

Pensier(i) del Giorno


Hoggard Wagner


via Automatism


lunedì 2 agosto 2010

Vacanze Italiane

Da oggi sono in vacanza. Ufficialmente. Questo è un fatto.
Ufficiosamente, però, restano due ritocchi, due ultime piccole pennellate da dare al mio lavoro pre-estivo. Avrei potuto farlo oggi. Avrei potuto persino farlo venerdì, a pensarci bene. Una mail veloce in ufficio e poi Farewell, Adieu, auf Wiedersehen, Goodbye...
Eppure non è ancora successo. Non l'ho ancora fatto. Non ho chiuso, abbassato la serranda, indossato gli infradito e la canotta come divisa d'ordinanza dell'intero mese a venire.
La tavolozza resta a portata di mano, il pennello non è ancora riposto.
Perché tergiverso?

Qui deve c'entrare la mia vocazione all'autolesionismo.
martedì 6 luglio 2010

A Smile Fell In The Grass



A smile fell in the grass.
Irretrievable!

And how will your night dances
Lose themselves. In mathematics?

Such pure leaps and spirals----
Surely they travel

The world forever, I shall not entirely
Sit emptied of beauties (...)

(Sylvia Plath- The Night Dances)


Un sorriso è caduto nell'erba.
Irrecuperabile!


E come si perderanno le tue
danze notturne. Nella matematica?


Questi salti e spirali così puri----
Di sicuro percorrono


Il mondo per sempre, io non resterò del tutto
svuotata di bellezze (...)


(Sylvia Plath- Le Danze Notturne)
venerdì 18 giugno 2010

Presents For The New House

So, now you know about my new house.
I spent the morning there and it's been five hours of pleasure.
Even if the estate is absolutely close to the the town (I live in northern Italy, not far from Milan), I can in fact say that I live in the countryside and this means:

- silence (the only noise I can hear comes from pigeons, swallows and magpies -my favorites- playing, singing or fighting in the garden);

- scent (you walk in the garden and the wind moves all around the touching smell of the hundred years old wisteria, you lay on the bed with opened window and the jasmin talks to your nose about arabian nights...);

- green and leaves and flowers everywhere (the farmhouse's owner is a very old lady which just adores, and grows lots of,  roses and clematis);

- peace ( I feel happy and calm overthere).

I love this place and I bought several little things to make my home prettier and blissful: here's some of my favorite shopping of the last months...

Storm lanterns: they are the cult-object of the moment to me. The ones I collect come from Toast and I have almost all of the colours of the last 3 years collections: white, red currant, green, three different tones of blue, orange.  Taupe and Sienna Orange are coming!





























I am absolutely looking for a wall behind the sofa filled with nice and funny paintings. I could not miss Sam Toft's art, 'cause I love so much Doris the Dog (here are two of the prints I chose. The pink one, the one I preferre, here is missing: I will post a photo soon!).


Another Must Have for my walls was something from Brigitte Herrod: found her lovely scrabble pictures thanks to Rockette St George and had a real trouble to choose one among all thems. In the end I look forward my next year coming 30 years birthday and chose the "Older/Wiser" one!

And this is going to be the paperweight on my working table, or the doorstop? Anyway, whatever is going to be its end, it comes from 26 Olive Street.













For the kitchen I found a lovely cast iron butterfly trivet and a bunny rabbit dish drainer that I simply  find adorable. Again, they both come from Rockett St George.

Oh my god, this is just the beginning!




giovedì 17 giugno 2010

The White House




















I am moving for the second time in 15 months, leaving a rented house for another renting, a farmhouse for another farmhouse.  It sounds a bit like madness, I know, but an unpleasant owner which hates everything that has leaves on a side and an enchanting apartment in a 18th century estate on the other made the decision. So I packed up my stuff (a looooot of stuff, argh!) again and I moved.

Tought, done (in 4 months, I mean). And now I am attending to the very important part of the work: organizing the books by colour on my new Ikea's Liatorp, hanging the gorgeous mirror I bought from Retrovius, finding the right frame for one and each thing I want to put on the walls.


I'm afraid it's going to be a long-lasting work (to be honest: in the meanwhile I live like a princess in my parents house!), but soon I am entering my NEW WHITE HOUSE (I chose white for the walls, white for the sofas, white for most of the furniture):

I am looking for a lot of LIGHT!
You can get an idea of what a mean from this amazing picture...

                                                                     
 
                                                                                                                                                            
      
                                                                                                  
 Foto 5. Foto 6.                                                                                                     

mercoledì 16 giugno 2010

...

Magnolia Grandiflora

Vita Sackville West chiamava colombe i grandi fiori che la Magnolia posa tra le sue foglie cupe e carnose. Di questo albero discreto (meno appariscente e urlato della parente Liliflora, che in primavera, ancora spoglia di fogliame, indossa il boa dei suoi fiori bianco rosati) ho impresso nella memoria il canto profumato (bianco, pulito, appassionante) e il tappeto di foglie che in estate si srotola ai suoi piedi. Non avevo mai guardato tra quei petali enormi e scolpiti, che paiono davvero ali ripiegate su loro stesse e che, visti da vicino, diventano calici. Calici che strabordano pistilli-fiammifero.
Ho osservato per un po' cinque api, intente alla loro opera intorno a un unico fiore: a turno, ciascuna di loro si è insinuata fino al centro del fiore e ne è riemersa trascinando un pistillo, che ha posato nell'avvallamento accogliente del petalo e che ha qui "succhiato" con ardore.





Sì, sì, vorrei essere un'ape oggi, un'ape bottinatrice...



martedì 15 giugno 2010

A Colourful Etsy Tour

1. ModernPop 2. maranòn 3. Delica 4. The Wheatfield

Una delle mie più care amiche vive in Umbria, in un paesino che ha un nome vagamente shakespeariano e che purtroppo io non ho ancora mai visitato. Il due Giugno era il suo compleanno e, scartata l'opzione le faccio un'improvvisata e le consegno di persona il mio regalo, verso metà Maggio ho cominciato a realizzare che la necessità di individuare il mio personalissimo Babbo Natale estivo si stava facendo pressante.
Questi sono i momenti nei quali DAVVERO apprezzo il computer, la Rete, le carte di credito prepagate e bla bla bla: se due anni fa ero ancora l'essere meno tecnologico del pianeta (e le mie risorse in situazioni del genere si riducevano a: "alzo il telefono, chiamo Floraqualcosa e le faccio recapitare un mazzo di fiori"), ora vi ho raggiunto negli anni duemila e, wow, posso pensare regali fantastici anche a distanza!
1. & 4. The Paper Addict 2. The Littlest Bean 3. RetroNana

La mia amica mi ha scritto poco fa, perchè ha ricevuto la borsa che le ho regalato (uhm, sì, devo ancora affinare la tempistica!) e che le è piaciuta molto.
Un grande GRAZIE va quindi alla TortillaGirl di Etsy, Becky, che ha prima realizzato e poi amorevolmente impacchettato la borsa/regalo diretta in Umbria.
Qui trovate alcuni degli articoli che fanno lunga la mia lista dei favoriti in Etsy. Sono tutti oggetti/illustrazioni all'insegna del colore (amo le nuvole, il cielo coperto che sembra lana infeltrita e l'aria da tempesta, ma oggi mi va di rincorrere l'arcobaleno!) e rigorosamente handmade.

Nb: Questo post vuole promuovere il lavoro di artisti emergenti, che creano e vendono le loro realizzazioni al di fuori della grande distribuzione e lontano dalle logiche di mercato.
(Anche questo per qualcuno sarà un bussiness, magari, ma...).

1. Honey Pie Design 2. Walking Wardrobe 3. Vol25 4. Pata Pri
lunedì 14 giugno 2010

Pensiero del giorno


                                                                        Parigi, libreria Shakespeare & Co
domenica 13 giugno 2010

Someone likes it hot



Non sopporto il caldo ed è curioso che io mi imbarchi nell'impresa di aprire un blog a Giugno, sul limitare della seconda estate che passerò a casa, nell'afa della pianura e con le zanzare a farmi da petulanti dame di compagnia.


Curioso e promettente insieme.


Faccio un passo indietro e mi chiedo: "Perché un blog?".


Ecco, a dire il vero, su questa domanda mi sono quasi incagliata. Ho letto parecchio (un testo per tutti ha lasciato aperti un paio di inquietanti quesiti) e mi sono rivoltata come un calzino: sarò costante e aperta a sufficienza? L'unica risposta che potevo darmi, intermittente e sempre persa a rincorrere farfalle come sono, era ovviamente un NO cubitale.
Così ho tergiversato a lungo: lo apro/non lo apro, due anni fa non avevo neppure il pc e ora mi sfido a creare un template da sola, ma chi vuoi che mi segua/magari è la volta che mi butto...


Infine decido: uno due tre, lo faccio.


Non userò la parola terapia (il termine più inflazionato del XX secolo?) per spiegare il perché della mia decisione. 
Dirò invece che questo è un blog di formazione, un luogo dove riversare i miei controluce, una palestra dove esercitare la mia determinazione a condividere, aprirmi e, spero, incontrare. 


Il tutto d'estate.


L'anno scorso mi ero ripromessa che non avrei più passato il mese di Agosto imbottigliata come un veliero di carta nella mia città, senza luoghi di villeggiatura o anche solo piscine cittadine a sfavillare all'orizzonte. Promessa da marinaio, perché sarà ancora così.


Quando avevo più o meno dieci anni, mio zio deve essersi imbattuto in uno dei libri di self-help con i quali a volte, del tutto inaspettatamente, si intruppa: per un sei mesi buoni, a nessuno della famiglia poteva scappare un lamento, un sospiro, un moto di stizza o di antipatia, senza che lui pontificasse che in quel qualcosa/qualcuno doveva esserci per forza un che di bello, positivo, apprezzabile (ed era davvero paradossale detto da lui, l'essere più votato alla critica distruttiva nel quale mi sia mai imbattuta).
Ho l'immagine mentale di due bambini (mio cugino ed io) che, mentre si sorbiscono il riso in bianco che detestano, devono snocciolare il rosario dei "dieci pregi del riso all'inglese".


Siccome una lista in dieci punti sarebbe davvero troppo persino per le mie intenzioni più edificanti, ecco le tre cose che preferisco dell'estate, anche di quelle passate a casa, senza tuffi e viaggi a Parigi! (...e, ops, ora che ci penso, qualcosa della mia promessa di mezz'estate, con la novità che questo blog rappresenta, mi accingo a mantenere):

1. I fiori che durante l'anno qualcun altro (nella fattispecie mia madre) ha coltivato spalancano le loro corolle, che io posso dilettarmi a fotografare (lo so, lo so, questo succede anche in primavera, quando l'aria è così deliziosamente fresca e tutto promette felicità, invece che sudore);


2. Arrivano le ciliegie!!!!!!!!!!!!!!


3. Arrivano le farfalle.




Buon (quasi) inizio d'Estate a tutti.